Una strage senza dolore e senza colpevoli……..

29 Novembre 2009 ore 21.00

L’aria umida di una sera di novembre, il vento leggero che preannuncia bufera e ti penetra nelle ossa, facendoti rannicchiare dentro il cappotto e il cappello e facendoti maledire il giorno che hai deciso di uscire con questo tempaccio.

Ma e’ una cosa che devi fare, solo per un senso di giustizia e di desiderio di vedere finalmente che in questo paese da america centrale si puo’ condannare qualcuno potente, qualcuno che anche se cerca di insabbiare le cose, trova qualcun altro che gli risponde.

In mezzo a quest’aria umida e intrisa di tristezza e pensieri, vi sono un altro centinaio di persone che come me si illudono che la solidarieta’ faccia miracoli.

Ci sono i ragazzi encomiabili e indistruttibili del gruppo Tartarughe Lente, gruppo che ogni mese ricorda con foto, idee e fatti quello che i loro amici scomparsi, Andrea & Luisa, hanno fatto nelle loro bellissime vite insieme.

Ci sono i ragazzi dell’Associazione Onlus “Amici di Leo”, i quali faticosamente mandano avanti con dignita’ e forza la loro voce, che e’ poi quella del bimbo Leonardo e del papa’ Marco.

Tutti insieme senza clamori, senza scenate di rabbia e soprattutto con tanta intelligenza, sono riusciti ad acquistare una casina di legno per potervi racchiudere all’interno quelle speranze, sogni e visioni di bambini viareggini che hanno vissuto a loro modo questa tragedia.

Questa casina, che sostituisce il gazebo che per mesi e’ rimasto accanto al luogo della strage a raccogliere i pensieri dei viareggini che passavano di li’, e’ solo una casina di legno, piccola, usata da molti come casetta in fondo all’orto per raccogliere gli attrezzi da giardino.

Ma a noi, questa sera, rappresenta un punto su cui poggiare la nostra tristezza e le nostre riflessioni, una base in cui racchiudere tutti in nostri pianti e la rabbia per qualcosa che non riusciamo ancora a capire.

Un tetto sicuro dove riporre i disegni, le poesie e le riflessioni di tanti viareggini che cercano una verita’ scomoda ai potenti, una verita’ che quella sera ha spezzato le vite di 31 persone che avevano progetti, sogni e ideali da realizzare, spezzati dalla furia cieca di questo consumismo che troppo vuole e  troppo veloce va per potergli stare dietro.

Il perche’ sia successo e’ un mistero, che e’ ora e  rimarra’ per sempre un buco nero a cui nessuno dara’ mai risposta , visti i risultati scarsi che la giustizia italiana ha prodotto in questi ultimo ventennio . 

Ma forse c’e’ una risposta, che e’ racchiusa all’interno della nostra rabbia che abbiamo dentro.

Forse siamo noi con i nostri egoismi a fare in modo che tutto questo accada, siamo noi in fondo che vogliamo che questi potenti organizzino la nostra vita, che ci coccolino con gadget inutili e spese folli effimere.

Tutta questa voglia di comodita’ e di benessere porta con se’ pero’ tante piccole sfaccetature pericolose e soprattutto subdole e letali,  e una di queste e’ la perenne rincorsa al tempo.

Tempo che alla fine non si ferma, lui no di certo, ma che ferma per sempre le vite di qualcuno, e di tutto questo rimangono i ricordi, ricordi che ora noi vogliamo custodire dentro la nostra “casina dei ricordi”.

E questo sogno, che siano i potenti che vogliono insabbiare la “faccenda”, che sia la giustizia italiana che latita come sempre alla ricerca della sua identita’ persa, che siano le amministrazioni comunali che palesemente ignorano qualcosa che potrebbe portargli altri problemi, e soprattutto che siano delle persone squallide che abitano accanto al giardino del pianto, ominidi poveri di spirito e di sogni, schiavi dei loro egoismi e dei loro poveri ideali materiali, nessuno di questi, state pure tranquilli, potra’ negarcelo.

….e nessuno ce lo levera’……

Pensieri e Frasi……

“Questo noi sappiamo: la terra non appartiene all’uomo, è l’uomo che appartiene alla terra. Tutte le cose sono collegate, come il sangue che unisce una famiglia. Non è stato l’uomo a tessere la tela della vita, egli ne è soltanto un filo. Qualunque cosa egli faccia alla tela, lo fa a se stesso.

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“Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato, quando l’ultimo albero sarà abbattuto, quando l’ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia.”
(Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota)

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Luna nuova
La luna nuova, una canoa, una piccola canoa d’argento,naviga e naviga fra gli indiani dell’ Ovest.

Un cerchio di volpi argentate, una nebbia di volpi argentate, stanno e stanno intorno alla luna Indiana.

Una stella gialla per un corridore, e liti di stelle azzurre per molti corridori, mantengono una linea di sentinelle.

O volpi, luna nuova, corridori, voi siete la sella della memoria, bianco fuoco che scrive questa notte i sogni dell’ Uomo Rosso.

Chi siede, con le gambe incrociate e le braccia piegate, guardando la luna e i volti delle stelle dell’ Ovest?

Chi sono i fantasmi della valle del Mississippi, con le fronti di rame, che cavalcano robusti pony nella notte?
Senza briglie, le braccia sui colli dei pony, cavalcando nella notte, un lungo antico sentiero?

Perché essi ritornano sempre quando, quando le volpi argentate siedono intorno alla luna nuova, un bimbo d’argento, nell’ Occidente Indiano?

Preghiera al cielo  – Canto indiano ( Cheyenne)

Il cielo terso, il cielo nuvoloso, il cielo trasparente, il cielo grigio e solido come metallo,
il cielo buono, è sempre sopra di noi.
Leva lo sguardo al cielo, fratello.

Preghiera rituale ( Apache)

Grande Spirito Blu della montagna, nella casa di nubi blu, presso la croce di miraggio azzurro, sei nato, un giorno.
Là c’è solo bontà, e di tanta bontà io sono grato.

Grande Spirito Giallo che vivi a Sud, sulle montagne, di gialle nubi è il Tuo corpo immenso.
Sovrano degli spiriti dei monti, Sacra Divinità, anche Tu di bontà Ti nutri e vivi.

Grande Spirito Bianco d’ Occidente, il Tuo corpo è di candido miraggio.
Sovrano degli spiriti dei monti, Sacra Divinità, ch’ io sia felice delle Tue parole, e che Tu possa godere delle mie.

Grande Spirito Nero a Settentrione, di nere nubi è il Tuo corpo immenso.
Ed è per questo, Grande Spirito Nero, che la Tua voce mi fa felice.
Possa farTi felice anche la mia.
E tutto ora è bontà.

Ascolta……

Sapete che gli alberi parlano? essi lo fanno!
Parlano tra di loro e loro vi parleranno se solo voi li ascoltate.
Il guaio dei bianchi è che loro non ascoltano!
E così non hanno mai ascoltato gli indiani come non ascoltano le altre voci della natura.
Ma vi assicuro, gli alberi mi hanno insegnato molto:
sul tempo, sugli animali, sul Grande Spirito…..

Canto Sioux Lakota

Ora io vivo, ma non vivrò per sempre.
Misteriosa luna, tu sola resti.
Potente sole, tu splendi per sempre.
Meravigliosa Terra, tu vivi in eterno.
Gli anziani dicono che solo la Terra è eterna.
Hanno ragione. Dicono la verità.
Solo la Terra è eterna.

SENTIERO ROSSO.COM

CENA DI BENEFICENZA……FORZA VIAREGGIO!!!!!!!!!!!

Data:
sabato 21 novembre 2009
Ora:
20.30 – 23.55
Luogo:
Ristorante Punto Giusto

Una delle tante iniziative che sono curate da gente normale, semplice, che vive la propria giornata tra lavoro e casa, come lo era per tutte quelle persone che quella notte maledetta erano nelle loro case, questa e’  affidata al Gruppo Tartarughe Lente, le quali, volendo seguire le gesta memorabili dei  loro amici e fratelli Luisa e Andrea, hanno organizzato una cena benefica a favore dei bambini dell’ orfanotrofio De Sortis di Viareggio.

Gesto che ripercorre le azioni di Andrea, il quale,travestito da Babbo Natale, portava a questi piccoli e sfortunati bambini regali e doni.

Qui sotto trovate un resoconto dell’ evento:

CENA DI BENEFICENZA
SABATO 21 NOVEMBRE PRESSO IL RISTORANTE PUNTO GIUSTO
dietro al distributore della Q8 al terminetto

Menu: a base di piatti terra/mare:

5 antipasti,2 primi,1 secondo,contorno,vino,acqua,caffè Euro 23,00

IL RICAVATO della serata servirà per l’acquisto dei regali di natale per i bambini dell’istituto E.DE SORTIS DEL VARIGNANO

In ricordo di Pulce & Scarburato
“Facciamo quello che avrebbero fatto loro”
confidiamo nella vostra partecipazione
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA PER I TAVOLI

Info e Prenotazione
TEL. 333 6975417 o 329 8703331
e-mail: motogruppo.t.lente@live.it

Liberty a Viareggio……

Ad inizio secolo, la Versilia appariva come una landa selvaggia dove il più piccolo insediamento era rappresentato da Forte dei Marmi, funzionante come scalo per l’industria del marmo, e dalla cittadina di Viareggio, già connotata come località turistico-balneare. Durante l’800, Viareggio aveva conosciuto un periodo di grande espansione edilizia, culminata negli anni ’80 del secolo. Nel 1902 fu inaugurato il viale Regina Margherita, sul quale furono edificati padiglioni in legno per negozi, caffetterie, accessi agli stabilimenti balneari o altre attività indirizzate al turismo. Il primo conflitto mondiale rallentò lo sviluppo edilizio della costa e si potè assistere ad un radicale mutamento nel gusto locale. Il 17 ottobre 1917 un grosso incendio devastò la passeggiata compresa tra il molo e il Caffè Concerto Eden, segnando la fine dell’epoca che gli chalet del Viale Margherita avevano rappresentato. Così, a partire dalla fine della guerra e fino agli anni ’30 del 1900, si sviluppò quella tendenza di gusto che avrebbe radicalmente trasformato il volto della città. Nel 1924 si decise la risistemazione dell’intero insediamento litoraneo per mano degli architetti Galileo Chini, Ugo Giusti e Alfredo Belluomini. Proprio a quest’ultimo si devono gran parte dei progetti per i nuovi edifici della passeggiata, in stile liberty. Anche il progetto del Supercinema, già Savoia, è opera del Belluomini e risale al 1927. Il cinema, egregiamente conservato, fu decorato con ceramiche della Manifattura Chini.

A Viareggio, il massimo sviluppo di stabilimenti balneari, ristoranti e caffè iniziò nel 1902, quando fu inaugurato il Viale Regina Margherita e trovò un connubio ideale con lo stile Liberty dell`epoca e con un materiale facilmente modellabile come il legno, adatto a quest`edilizia che necessitava di una continua manutenzione. Purtroppo gran parte delle originali architetture che adornavano l`ingresso di caffè, negozi e stabilimenti balneari è andato perduto in un grande incendio scoppiato nel 1917 ma l`opera di ricostruzione, subito avviata, che si avvalse della collaborazione di architetti come Galileo Chini, Alfredo Belluomini e Ugo Giusti, regalò in pochi anni un volto nuovo alla Viareggio degli anni Venti e Trenta, di caratteristica impronta stilistica, che va dal Liberty al Decò, ancora oggi riconoscibile nelle facciate e nelle architetture di molti edifici.

Lungo il Viale Margherita si possono ammirare per esempio l`edificio dell`antico Cinema Savoia, molto ben conservato, con il vicino Cinema Teatro Eden ed inoltre il fabbricato dei Magazzini Duilio 48, ricco di particolari stilistici che lo rendono un chiaro esempio di Liberty.
Punto di ritrovo della passeggiata è poi il Gran Caffè Margherita, dalle variopinte cupole orientaleggianti, nato dalla collaborazione fra il Chini e il Belluomini. Poco oltre, troviamo l`ingresso del Bagno Balena, esempio di architettura balneare dello stesso periodo.
Molti antichi alberghi storici risalenti agli inizi del Novecento, come l`Hotel Plaza e l`Hotel Liberty, il Grand Hotel Royal, il Grand Hotel Excelsior, Villa Tina e il Principe di Piemonte, frutto dell`opera del Belluomini e del Chini, rispecchiano tutte le tendenze architettoniche dell`epoca.
In chiaro stile Liberty sono anche molti edifici residenziali, i villini, che si susseguono lungo la costa da Viareggio fino a Forte dei Marmi. … da “Versilia” (Versilia Toscana Italia)

Download: liberty

Lori’ s Bar Margheritoni F.C. e solidarietà……

L’ Associazione Amici di Leo, associazione onlus nata per aiutare la Famiglia Piagentini-Maccioni, coinvolte nella tragedia di Viareggio del 29 Giugno 2009, tiene a segnalare un importante iniziativa a favore del ricordo della tragedia.La squadra amatoriale Lori’ s Bar Margheritoni F.C., volendo tenere alta l’attenzione per i fatti tragici avvenuti in quella tremenda notte che ogni viareggino non dimentichera’ mai, condividendo il dolore delle famiglie coinvolte, si impegna a portare avanti questo messaggio, che debba essere di sprone a tutte le Istituzioni, affinche’ si faccia giustizia e chiarezza sui fatti tragici avvenuti.
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Questi i nomi dei partecipanti:
Da sinistra a destra :
LAZZERI LUCA, IACONO PAOLO, PAOLINI ENZO, COLA FUCCI FEDERICO, ORSINI ALBERTO, BELCORE ERSILIO, CHECCHI ANDREA, PACI MIRKO, PEDONESE ANDREA, CIQUINI DIMITRI, VITALE CARLO, SANTONI GIANLUCA, BENEDETTI ALESSANDRO, PEZZINI MAURIZIO, GEMIGNANI STEFANO, PARDINI ANDREA, GEMIGNANI MARCO, MASINI RICCARDO, LIPPI DAVIDE.

Non presenti, ma solidali all’iniziativa:… 
VILLANI PAOLO, VILLANI ROBERTO, GATTAI ANDREA, POZZI CLAUDIO, FERRARI ANDREA, PARDINI FRANCO, MENCACCI LUCA, BARSANTI MARCO, ANGELICI GIONATA, VECOLI MAURO, SERENI DANIELE JURI, GAROFANI GIUSEPPE.

Cavallo Pazzo….Oglala Lakota Sioux…

Cavallo Pazzo, in inglese Crazy Horse, in lingua lakota Tashunka Uitko o Tashunka Witko a seconda delle traslitterazioni (data di nascita sconosciuta, probabilmente nei primi anni 1840[senza fonte]Fort Robinson, 5 settembre 1877), era un nativo americano della tribù degli Oglala Lakota (Sioux).

Tecnicamente, in lingua lakota, Crazy Horse, è Tašunka Witko. Ormai è di abitudine, anche negli Stati Uniti, chiamare il condottiero Oglala Tašunka Witko, erroneamente però, giacché la versione corretta è Tašunka Witko, dove il ta- iniziale di Tašunka rappresenta il pronome possessivo “suo” e di conseguenza la traduzione del nome è: “Il suo cavallo è pazzo”.

Negli anni giovanili era conosciuto anche come riccetto o ricciuto a causa dei capelli particolarmente ricci e di colore castano chiaro (cosa rarissima tra i nativi americani).

Personaggio leggendario cui sono attribuite imprese memorabili e fantastiche, come quella che lo voleva invulnerabile ai proiettili o che narrava che il suo spirito aleggiasse ancora tra le tribù dei pellerossa.

Bibliografia

  • Stephen E. Ambrose. Cavallo Pazzo e Custer. BUR, 2000.
  • Kingsley m. Bray. Cavallo Pazzo. Il grande condottiero del Little Bighorn. Mondadori, 2008
  • Dee Brown. Seppellite il mio cuore a Wounded Knee. Mondadori, 2003
  • William Matson e Mark Frethem. “The Authroized Biography of Crazy Horse and His Family Part One; Creation, Spirituality, and the Family Tree”. Crazy Horse family oral history. Reelcontact.com, 2006.
  • Mari Sandoz. Cavallo Pazzo, lo “Strano Uomo” degli Oglala. Rusconi, 1999.
  • Vittorio Zucconi. Gli Spiriti non dimenticano. Mondadori, 1998
  • http://it.wikipedia.org/wiki/Cavallo_Pazzo

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    La terra fu creata con l’aiuto del sole e tale dovrebbe restare…La terra fu fatta senza linee di demarcazione, e non spetta all’uomo dividerla… Vedo che i bianchi in tutto il paese accumulano ricchezze, e vede il loro desiderio di darci terre senza valore… La terra ed io siamo dello stesso parere. Le dimensioni della terra e le dimensioni dei nostri corpi sono le stesse. Diteci, se potete dirlo, che siete mandati da una Potenza Creatrice a parlare con noi.

     Forse voi pensate che il Creatore vi ha mandati qui a disporre di noi come meglio vi pare. Se io pensassi che voi siete inviati dal Creatore, potrei essere indotto a pensare che avete il diritto di disporre di me. Non fraintendetemi, ma capitemi pienamente tenendo conto del mio amore per la terra. Io non ho mai detto che la terra è mia per farne ciò che mi pare. L’unico che ha diritto di disporne è chi l’ha creata. Io chiedo il diritto di vivere sulla mia terra e di accordare a voi il privilegio di vivere sulla vostra. ”

    Cavallo Pazzo – http://www.facebook.com/profile.php?id=100000222754696#/group.php?gid=35222958812

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    TARTARUGHE LENTE…MOTOR BIKER GROUP…

    tartarughelenteTARTARUGHE LENTE……..

    in ricordo di Pulce & Scarburato…….

    Quella maledetta sera del 29 giugno nessuno dei viareggini presenti potra’ piu’scordarla.

    Ma soprattutto non potremo mai dimenticare due ragazzi motociclisti che quella sera erano in casa dopo un’ennesima giornata lavorativa, nella loro casa che ora rimane vuota delle loro voci e dei loro animali, a cui tenevano come figli.

    Gente grande e allo stesso tempo umile, pronta a tendere una mano ai piu’ deboli e a rinfrancarli con un  sorriso.

    Come Andrea, che si proponeva, quando poteva, di dare una mano ai bambini del De Sortis, orfanotrofio della citta’, dove risiedeva come seconda casa, tanta era in lui la voglia di aiutare quei bambini con quei grandi occhi che dicono tutto della m iseria morale di questa societa’, afflitta da protagonismo vuoto e personale, a scapito invece dei veri valori dell’uomo.

    E questo Andrea lo aveva capito, e anche quando si mascherava da babbo natale per andare a portare i doni a questi bimbi, vedevi in lui una gioia attraverso i suoi occhi, gioia che trasmetteva a tutti.

    luisa_andreaQuesti erano Andrea & Luisa, e questi sono i Tartarughe Lente, un gruppo bikers nato a Viareggio, dove il loro motto e’ divertimento e altruismo.

    ……per continuare l’opera di Andrea & Luisa, per continuare a sperare in un mondo migliore.

     

     

    Ed ora un po’ di link per farveli conoscere meglio:

    Il Forum Ufficiale del Gruppo:

    http://tartarughelente.forumfree.net/

    Il Gruppo Bikers su Facebook:

    http://www.facebook.com/inbox/readmessage.php?t=1139809456212#/profile.php?id=100000222754696

    UN LINK SPECIALE……UNA CENA DI BENEFICIENZA PER LE VITTIME DEL DISASTRO DI VIAREGGIO:

    http://www.facebook.com/inbox/readmessage.php?t=1139809456212#/event.php?eid=179891435263&ref=mf

    Un altro link di Facebook dedicato alla tragedia di Viareggio:

    http://www.facebook.com/inbox/readmessage.php?t=1139809456212#/group.php?gid=126174640914&ref=mf

    E per ultimo, un video per ricordare Pulce & Scarburato:

    In cosa credevano i Nativi Americani……

    Questo video l’ho preso in prestito da youtube in quanto spiega quali fossero e spero siano ancora, i comandamenti in cui il nativo americano credeva, per i quali combatteva e difendeva la sua famiglia e la sua gente, fino alla morte.

    Sono molti profondi e interessanti, ma che disegnano solo un unico progetto ideale dei nativi: l’amore per la Natura e per il proprio popolo.

    Comandamenti che se noi, uomini di questa presunta civilta’ di benessere, ne praticassimo solo una parte, sicuramente saremmo migliori verso gli altri e non inglobati nella propria indifferenza, riusciremmo a vedere con occhi diversi la vera essenza del nostro io del nostro scopo su questo pianeta.

    Certo, e’ difficile separarsi da questo consumismo che ormai cerca di eliminare le nostre volonta’, a discapito di un modo di vivere semplice e diverso da quello che la globalizzazione vorrebbe farci fare, ma possiamo provarci lo stesso, magari piano piano, cercando per esempio di avere piu’ rispetto nei confronti della natura, magari essere piu’ sensibili alle persone che ogni giorno muoiono per fame o stenti, magari dando un sorriso sincero e non di parte a qualcuno che soffre dentro, magari ascoltare e non sempre farsi ascoltare, come se fossimo sempre e solo noi il VERBO.

    Ecco, forse facendo cosi’, riusciremo nell’impresa unica ed eccezionale, di dare un senso alla nostra vita e al nostro cammino, e forse riusciremo anche a credere in qualcosa che noi soli crediamo, che riponiamo nel nostro cuore, ma che sta alla base di ogni civilta’ passata…………l’amore.

    Lo sterminio dei Nativi Americani…….

    torosedutoParte 3 di 4……

     

     

     

    Agli inizi del secolo XVI,quando giunsero i primi coloni europei, il Nord-America era abitato da circa un milione di Pellerossa raggruppati in 400 tribù e in circa 300 famiglie linguistiche. Nelle fertili regioni orientali vivevano tribù di agricoltori sedentari, come gli Irochesi e i Cherookee; anche le calde terre del sud-ovest erano abitate da popoli di agricoltori, come i Navajo e gli Hopi. Più dure invece le condizioni di vita delle tribù sparse nei deserti dell’ovest dove la principale fonte alimentare era costituita da radici e tuberi; ancora più a ovest le tribù indiane si dedicavano soprattutto alla pesca del salmone e alla caccia, ma il gruppo più numeroso di tribù era nelle grandi praterie dove vivevano Sioux,Cheyenne,Comanche ed altri. Questi indiani nomadi cacciavano negli sterminati spazi della prateria daini,antilopi, ma soprattutto bisonti. Dai bisonti ,infatti gli indiani delle praterie ricavavano quasi tutto il necessario per vivere.

    Quando i bianchi penetrarono nella regione delle praterie, praticarono una caccia spietata ai bisonti che diminuirono rapidamente di numero e rischiarono di estinguersi. I cacciatori bianchi contribuirono così all’estinzione dei popoli pellerossa che non potevano vivere senza questi animali. Ma lo sterminio dei popoli indiani fu portato a termine soprattutto dagli eserciti americani e inglesi che pur di espandersi all’interno del Nord America cacciarono ingiustamente i nativi americani dalle loro terre e proprietà compiendo veri e propri massacri senza risparmiare donne e bambini. I Pellerossa vennero letteralmente annientati attraverso uno spietato genocidio.Oggi gli indiani non formano più una nazione, non sono più un popolo padrone della terra in cui vive, capace di esprimere una sua cultura e una sua civiltà. Infatti una parte di essi si è integrata completamente nella civiltà bianca, mentre un’altra parte vive in alcune centinaia di riserve sparse nel territorio statunitense e in quello canadese.